IL CORPO PARLANTE
X Congresso de la AMP,
Rio de Janeiro 2016
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“Lacan (…) può dunque dire che tutto ciò che sussiste del rapporto sessuale,
nella solitudine del parlessere, è la geometria del guanto rovesciato, cioè ciò che
non è dell’ordine dello spazio concentrico istantaneo della visione.”
p. 229
“Mentre nel quadro di una psicoanalisi consacrata al simbolico l’assenza del
rapporto sessuale fa scandalo – del resto Lacan stesso deve spiegarselo, per
esempio nel testo
Lo Stordito
– non è più la stessa cosa nel suo
Seminario Il
Sinthomo
, dove si tratta piuttosto di sapere quali sono le condizioni precarie che
permettano di stabilire il rapporto sessuale, vale a dire a condizione di porre
un’alterità interna alla struttura tripartita o quadripartita del parlessere.”
p. 229
La Psicoanalisi Nº49
Lezione del 2 maggio 2007
“L’essere umano –
les trumains
,
come Lacan lo scrive all’epoca – è condannato al sogno. Ah! Ce n’è da dire sui
trumains
rispetto a quello che Lacan chiamava il parlessere. La differenza tra
parlessere e
trumains
è, innanzitutto, di aver scelto il plurale, di aver privilegiato
il plurale.”
p. 199
L’essere e l’Uno (2010-2011)
La psicoanalisi Nº51
Lezione del 9 febbraio 2011
“La virilità è quindi per eccellenza
dell’ordine del fantasma, il che vuol dire che riposa sul colmare, con piccolo
a
,
la castrazione fondamentale, denotata da Lacan (-phi), di ogni essere parlante. È
questa la virilità.”
p. 266
“C’è dunque l’idea che si possa destituire il soggetto del suo fantasma fallico, che
sia possibile – per immaginarlo semplicemente – fargli dire sì alla femminilità.
Lo si può far rinunciare a questo rifiuto della femminilità che lo tocca, che
colpisce l’essere parlante e non soltanto l’uomo.”
p. 266
La Psicoanalisi Nº52
Lezione del 16 marzo 2011
“Evidentemente è opportuno che ci
si interroghi sul punto di sapere se il discorso della scienza non sia per caso
animato dalla pulsione di morte. Se al suo acme, non sarebbe forse fatto per
abolire l’umanità, cioè riassorbire l’essere parlante all’Uno, riassorbire l’essere
parlante-parlato, l’essere in preda al significante Uno.”
p. 176
“La supposizione del soggetto è una supposizione ontologica, che gli si
conferisca il senso della mancanza d’essere, del soggetto barrato, o che si parli di
essere parlante, di parlessere. Lacan, quando utilizza i termini di essere parlante e
di parlessere, non manca mai di dire che c’è essere solo per il fatto di parlare.”
p. 178
III /b. Altri testi
Produrre il soggetto
(1983), in I paradigmi del godimento, Astrolabio,
Roma, 2001
“(…) il soggetto come essere parlante sorge da niente è una creatura di
significante. Ma è anche vero, in secondo luogo, che il soggetto deve emergere
dal vivente, che sorge dal suo statuto primario di oggetto. Il soggetto deve
emergere dalla causa del desiderio della madre e almeno dalla chiacchiera di cui
questo desiderio era costituito.”
p. 167
La Psicoanalisi Nº2
Riflessioni sul fenomeno psicosomatico
(1987)
“Lacan, al contrario, considera come specifico dell’essere parlante (messo in
valore soprattutto dall’isterico) che l’organismo va al di là dei limiti del corpo.
Perché? Perché l’organismo include, a titolo di ciò che introduce come organo, la
libido stessa, ma la libido è al di fuori del corpo, come sono al di fuori del corpo
gli oggetti
a.
”
p. 70
Il Tempo e il sintomo
(1997), in Introduzione alla clinica lacaniana
(2006), Astrolabio, Roma, 2012
“Quando si tratta del sintomo come modo di godere, parlare di ‘soggetto’ è un
abuso del linguaggio. Per questa ragione, nell’ultimo insegnamento, incontriamo
l’espressione ‘parlessere’, che ha più estensione, più corpo, di quanto non ne
abbia il soggetto vuoto del significante. Lacan parla qui del corpo parlante e del
suo mistero. Siamo in un’ottica diversa da quella del soggetto del significante,
per questo il soggetto-supposto-sapere non rientra in questa problematica.”
p. 312
L’osso di un’analisi
(1998), Franco Angeli, Milano, 2001
“Se la terra parla, se dice sì quando cammino e no quando trovo la pietra,
se parla, è perché in mezzo alla terra c’è un essere parlante che si mette a
camminare e trova una pietra. Non ci sarebbe cammino né pietra senza esseri
parlanti. Se non ci fosse essere parlante per chi parlerebbe la pietra? Qual è il
cammino dell’essere parlante?
Jacques-Alain Miller




